Cavaleri Antonio

15 Febbraio 2023 Off Di Itervitae

CAVALLERI ANTONIO

“2°REGGIMENTO ALPINI TAURINENSE”

ANNI 21

MUORE A MAUTHAUSEN IL 23 SETTEMBRE 1918 IN PRIGIONIA PER MALATTIA TUBERCOLOSI POLMONARE

CATTURATO A TOLMEZZO (UDINE) ALLA FINE DELLA GUERRA IL SUO REGGIMENTO CONTERA’ 3053 CADUTI.

Durante la prima guerra mondiale gli austriaci aprirono un primo campo per prigionieri di guerra ad est di Mauthausen per lo sfruttamento della cava di Wiener-Graben, un granito usato per pavimentare le strade di Vienna. In esso, russi, serbi, italiani raggiunsero la cifra di 40.000 internati, e circa 9.000 di loro vi persero la vita, tra i quali 1.759 italiani che vi morirono di fame e stenti. Un Cimitero di Guerra Internazionale è dedicato alla loro memoria.

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LA RUSSIA DEGLI OSIENSI....un grande lavoro di ricerca si trasforma in una mostra per ricordare gli uomini nati ad Osio Sotto che, poco più di ottanta anni fa, combatterono la guerra in terra di Russia e non tornarono più. I loro volti, le loro storie personali verranno racchiuse nel piccolo oratorio di san Filippo Neri come se fossero custodite in uno scrigno prezioso; saranno proprio nel centro del “loro” paese per ricevere il nostro saluto. Come già avvenuto in occasione del lavoro di ricerca effettuato sulla Prima Guerra mondiale, realizzato nel del 2015,i ricercatori di Itervitae hanno scavato nell’assurda, incredibile esperienza di questa tragedia che ha toccato i nostri compaesani, pur restando spesso dimenticata. Clicca qui per vedere le immagini

INTANTO CHE SONO VIVO...una ricerca storica nasce unicamente dalla passione per ciò che si cerca; "Intanto che sono vivo" è il primo grande lavoro della nostra Associazione, un impegno di ricerca durato anni e teso a “riportare” ad Osio Sotto i militari, nati nel paese, morti durante la Prima Guerra Mondiale. Attraverso i nomi, le immagini ed i documenti, i visitatori della Mostra hanno potuto ripercorrere le orme degli osiensi caduti al fronte, vedere i luoghi in cui hanno combattuto e quelli in cui sono stati sepolti. A distanza di cent’anni dall’inizio della Guerra, i Soldati osiensi hanno fatto ritorno finalmente a casa.; Clicca qui per vedere le immagini

NARRA LA LEGGENDA...leggende… Può sembrare strano, ma parlare di leggende qui da noi è un evento abbastanza raro. Purtroppo i racconti tramandati sono pochi e questo ci prova del piacere di avere delle piccole, grandi tradizioni da perpetrare. Quella, che Michele Eynard ha trasformato in una graphic novel è davvero affascinante; parla di eserciti fantasma, di battaglie cruente e di testimonianze arrivate sino al Papa. Abbiamo presentato il lavoro di Eynard “Il presente di Venturo” che vi invitiamo a leggere. Clicca qui per vedere le immagini

IL TESTAMENTO BIOLOGICO... un tema delicato ed ancora di dirompente attualità che Itervitae ha trattato nel 2018. La serata “Vivi oggi, pensa a domani” ha riunito intorno ad un tavolo medici, professionisti, politici di differenti idee e correnti di pensiero. Ne è nato un dibattito di estremo interesse, seguito con attenzione da un pubblico numeroso che – al termine della fase di dibattito – è più volte intervenuto con domande e considerazioni interessanti. Clicca qui per vedere le immagini

LA SCUOLA... è senz'altro il luogo più adatto affinché la memoria rimanga viva, di conseguenza la Storia nei libri continua a nutrire la nostra cultura, è vero, ma esiste un altro modo per avvicinare i nostri ragazzi alla contemporaneità della storia ed è per esperienza diretta, noi di Itervitae ogni anno entriamo nelle classi di Scuola Secondaria di primo grado per raccontare ai ragazzi le nostre esperienze di ricerca, sulla guerra, sul teatro, sulla ricerca appunto come mezzo di studio, con filmati, reperti e racconti anche di "casa nostra" e i risultati sono entusiasmanti. Clicca qui per vedere le immagini