La Resistenza degli Osiensi

11 Ottobre 2023 Off Di Itervitae

Lo studio sull’operatività della resistenza armata dei Partigiani di Osio Sotto, cominciata indicativamente nel Giugno 1944, come riportato nel documento del partigiano caduto Mangili Giovanni, nell’ organizzazione della resistenza bergamasca, Osio Sotto vede 14 Partigiani combattenti e di 19 Partigiani patrioti. I dati dello studio sono in continua evoluzione e in caso gli aggiornamenti saranno immediati.

PARTIGIANI : caduti del CVL (Corpo Volontari della Libertà); decorati al valor partigiano; feriti dal nemico in combattimento o in dipendenza della loro attività partigiana; a coloro che hanno militato almeno 3 mesi in una formazione armata inquadrata nelle forze riconosciute dipendenti da CVL e GAP; appartenenti a formazioni SAP per almeno 6 mesi e che possano dimostrare di aver partecipato a due o più azioni armate o di sabotaggio oppure avendo militato per almeno 1 mese abbiano partecipato ad almeno 4 azioni armate; a coloro che hanno fatto parte per almeno 6 mesi di un comando o di un servizio di comando inquadrato nelle attività del CVL; coloro che sono rimasti per oltre tre mesi in carcere o campo di concentramento in seguito a cattura da parte dei nazifascisti per attività inerenti il movimento militare; a coloro che hanno svolto attività di particolare importanza a giudizio del comando generale su proposta dei comandi regionali.

PATRIOTI: coloro che pur non rientrando nella categoria di partigiano, hanno collaborato e contribuito attivamente per la lotta di Liberazione sia militando nelle formazioni partigiane per un tempo inferiore sia prestando costante e notevole aiuto alle formazioni partigiane.

BENEMERITI: coloro che pur non rientrando nelle categorie di partigiano e patriota hanno tuttavia dimostrato in alcune occasioni la fattiva solidarietà con i partigiani e i patrioti.

In città e in provincia l’organizzazione dei Partigiani ha queste caratteristiche :

Le Autentificazioni dei Partigiani Bergamaschi

I Gruppi di Resistenza che nascevano nella Bergamasca come in tutte le Province Italiane del Nord e del Centro, vennero poi certificate ufficialmente da una commissione Ministeriale : Ministero Assistenza Post Bellica, “Commissione Riconoscimento Qualifiche Partigiani – Lombardia”. Dal Giugno 1946 questo organo ministeriale riconoscerà attraverso documenti e testimonianze l’appartenenza e l’effettiva operatività di ogni combattente che chiedeva il riscontro ufficiale anche al fine di ottenere un riconoscimento economico, indispensabile per il momento drammatico. Periodicamente questa commissione pubblicava i nomi di chi veniva o meno riconosciuto.

Le Brigate SAP (Squadre di Azione Patriottica) Le S.A.P., formate per ogni nucleo da circa 15-20 elementi ciascuno L’obiettivo delle S.A.P. non è quello di mettere in atto azioni cui sia connesso necessariamente o tendenzialmente l’uso delle armi ma quello di svolgere delicate e molteplici azioni di collegamento tra la città e le formazioni partigiane in montagna

Partigiano Osiense Pietro Garlini nome di battaglia “Pelo” in Piazzale Loreto

Don Giuseppe Vavassori, Don “Bepo”,Sacerdote Osiense, arrestato dalle S.S. a Bergamo il 12 Novembre 1943, attivo nella Resistenza Bergamasca

Nel 1944 Curato a S.Giovanni Bianco, Don Camillo Gandossi figura importante per il paese di Osio Sotto, è attivo nella resistenza in Val Brembana e Val Taleggio accanto alle Brigate “Cacciatori delle Alpi, Rosselli, XA Brigata Garibaldi e Issel”.

I Partigiani caduti di Osio Sotto

I Partigiani Osiensi caduti nel 1945 furono : Mangili Giovanni di anni 33 e Locatelli Anselmo di anni 20, ecco la loro storia dai documenti ufficiali del tempo.

Foto tratte dal libro di Don G. Manzoni “Ricordi Cari”

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Si noti come dai due documenti, sulla morte di Anselmo Locatelli c’è una dissonanza di luoghi e modalità sull’accaduto.

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La storica bandiera dell’ANPI di Osio Sotto del 1944

L’organizzazione fascista

Nel 1936 a capo della segreteria del fascio di combattimento di Osio Sotto c’è Lodetti Alfredo
Raduno delle Piccole Italiane e dei Balilla davanti al Comune

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La Politica Amministrativa di Osio Sotto

Cappello da Podestà fascista

Il primo documento riguardante il podestà di Osio Sotto è del 1926, dove il Prefetto di Bergamo svolge nel Comune un ispezione, Lo Stesso Donzelli era Sindaco da anni e per motivi da accertare lo ritroviamo anche Podestà nel 1929.

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Dal 1935 è Giuseppe Angelo Ghislandi a vestire i Panni del Podestà di Osio Sotto, ma la nomina è del Prefetto, appunto “Commissario Prefettizio”.

E’ il 1942 e sulla poltrona di Podestà si insedia sempre per nomina del Prefetto Angelo Caprioli

Per motivi sconosciuti nel 1943 il Prefetto di Bergamo investe l’Avvocato Giordano Alborghetti, personaggio chiave di Osio Sotto come Commissario Prefettizio, lo stesso Alborghetti lo ritroveremo dopo il 25 Aprile 1945 come Sindaco durante la preparazione delle elezioni dopo fascismo.

A chiudere le nomine dei Commissari Prefettizi il Prefetto Giuseppe Toffano nomina nel 1945 Battista Egidio Tartari che resterà in carica sino al 25 Aprile 1945

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L’occupazione Tedesca

Queste sono le truppe Tedesche che dal 30 ottobre 1944 hanno occupato anche Osio Sotto fino al 1 aprile 1945

Questo invece era il comando a Boltiere da dove controllavano anche “l’ammasso”, il magazzino di grano dove i contadini erano obbligati a scaricare il raccolto della stagione

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La “casa del fascio”, era la sede del partito fascista e delle camice nere, viene usato anche come cinema, diverrà anche il comando Tedesco e da magazzino delle armi.

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La truppa Tedesca era accasermata in una cascina in via verdello

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Le spese delle truppe tedesche erano anticipate dal comune che emetteva regolare fattura di pagamento. Saranno state pagate?

28 Ottobre 1922 la marcia su Roma

Come raccontano i fatti dell’epoca solo una quindicina di camice nere si misero in marcia per partecipare alla “marcia su Roma” voluta da mussolini per ottenere, riuscendoci, la guida del governo dalle mani de Re. Dal nostro paesino che contava allora solo 4000 anime circa due furono i volontari che si unirono alla marcia partita da Perugia il 26 Ottobre e terminò il 30 Ottobre, Pelliccioli Alessandro, classe 1899, abitante in via Carobbio, volontario.

e il soldato Falchetti Giovanni Battista