1925 La Battaglia del grano a Osio Sotto

10 Febbraio 2024 0 Di Itervitae

La “Battaglia del grano”, fu una campagna proclamata durante la seduta notturna della Camera dei deputati del 20 giugno 1925 dal Governo fascista di Benito mussolini, al fine di ottenere una maggiore produzione di grano senza aumentare la superficie coltivata già in uso dal 1924. I motivi di questa iniziativa sono dovuti alla spesa per l’importazione dall’estero che si aggira a 25 milioni di quintali a fronte di un consumo nazionale di 75 milioni di quintali.

«La battaglia è semplice perché l’obiettivo è preciso. Ho letto con molto interesse tutte le risposte date dai direttori delle Cattedre ambulanti di agricoltura i quali rispondevano alla mia precisa domanda: «È possibile nella vostra giurisdizione aumentare il rendimento agricolo?». La risposta è stata unanime; dal monte al piano, dalle regioni impervie alle zone fertili: dovunque è possibile aumentare il rendimento medio per ettaro del grano. Allora, se questo è possibile, questo deve essere fatto!»

(Benito Mussolini al teatro Costanzi, durante una premiazione di agricoltori, 11 ottobre 1925)

Aumentare il rendimento del grano a pertica bergamasca, l’unità di misura che si adottava prima dell’introduzione dell’ettaro era proporzionata all’incirca in questa formula

1 PERTICA BERGAMASCA = 667,67 METRI QUADRI

Ecco in questo documento originale le “istruzioni” dettate dalla Commissione Provinciale per l’incremento della produzione agraria e dalla “Cattedra Ambulante d’Agricoltura” ,importante Istituzione di istruzione agraria soprattutto rivolto ai piccoli agricoltori.

.

.

Il Dott. Strampelli biologo eccelso, esperto nella selezione di semi di frumento

La “Battaglia” di Osio Sotto

Anche Osio Sotto fu “arruolata ” per questa battaglia anche se con scarsi risultati, come vedremo la produzione di grano del 1925 / 1926 non superò quelle degli anni precedenti ma la Commissione Osiense ottenne la Medaglia d’argento.

Scopriamo le zone dove le pertiche di terra vennero usate nel territorio comunale per questa sperimentazione:

I Proprietari e le denominazioni dei campi :

  1. Sign.Avv.Conte Alborghetti Giordano, con la proprietà “Madonnina”, di pertiche 16 coltivato dal Sign. Ghislanzoni Angelo.
  2. Sign. Colleoni Carlo Felice, con la proprietà “Sottomuro”, di pertiche 6.
  3. Sign.Cav.Cesare Bossi, con la proprietà ” Pascolo”,di pertiche 15, coltivato dal Sig.Defendi Giovanni.
  4. Sig.Vitali Carlo, con la proprietà “Sesta” di pertiche 6.
  5. Sig. Donzelli Francesco, con la proprietà “S.Donato” di pertiche 6.

La cartina del tempo su cui sono state delimitate le zone dove erano ubicati i campi di grano della “battaglia”

.

Questo eccezionale documento è la relazione iniziale del 24 Novembre 1925 che pianificava l’operazione che si sarebbe conclusa nel 1931, ad Osio nel 1927

.

Oltre al grano, la commissione di Osio con altri comuni intraprese altre iniziative riguardanti l’agricoltura come la “Battaglia del bozzolo” indirizzata alla coltura dei bachi da seta molto esercitato a Osio Sotto e nei paesi limitrofi.

.

I Contadini di Osio Sotto

Dopo la terra vediamo chi furono i Contadini che lavorarono la terra Osiense di quei tempi, in questo prezioso documento, accanto ai nomi dei proprietari terrieri, i nomi dei “Conduttori del fondo”, cioè i Mezzadri ed altri coltivatori spesati.

.

Uno “Svecciatoio”, strumento molto usato per separare i semi di “Veccia” da quelli del grano, prima della semina, durante la “Battaglia del grano” il Sig. Alborghetti Giordano mise il suo a disposizione di tutti gli agricoltori Osiensi.

La conclusione della “Vittoria” del grano

La conclusione dell’impresa voluta da mussolini per ridurre l’importazione di grano definendo “l’Autarchia” alimentare, avvenne nel 1931 e i risultati furono modesti, se si considera che molti danni furono fatti: Si ampliò la superficie coltivata a grano, sradicando frutteti, agrumeti, vigne, oliveti; L’Italia, povera di  pianure, non era una “terra da grano”, e continuò a non esserlo. Il resoconto del lavoro fatto ad Osio Sotto, è spiegato nel documento originale del 1927 che pubblichiamo.

.

.

.